🩺 Malattia e inidoneità nella scuola: cosa succede quando interviene il medico competente
A cura di Panorama Scuola
Nel mondo della scuola, la tutela della salute dei lavoratori è un aspetto fondamentale. Oltre al medico di base, esiste una figura specifica che ha un ruolo importante nella prevenzione e nella sicurezza: il medico competente, nominato dal dirigente scolastico per la sorveglianza sanitaria del personale.
🔹 Il ruolo del medico competente
Il medico competente effettua le visite periodiche e valuta l’idoneità del personale a svolgere le proprie mansioni.
Al termine della visita, può rilasciare diversi giudizi:
Idoneità piena, quando non emergono limitazioni;
Idoneità con prescrizioni o limitazioni, quando serve qualche accorgimento sul lavoro;
Inidoneità temporanea o permanente, se la persona non può svolgere le mansioni assegnate per motivi di salute.
🔹 Quando si parla di inidoneità temporanea
Se il medico competente dichiara inidoneità temporanea, il dipendente non può prestare servizio per il periodo indicato.
Tuttavia, il giudizio del medico competente non è di per sé sufficiente per aprire uno stato di malattia: serve sempre un certificato medico ufficiale.
Infatti, solo il medico curante o una struttura sanitaria pubblica può rilasciare il certificato di malattia telematico valido ai fini della retribuzione e della copertura INPS.
🔹 La retribuzione del periodo di malattia
Quando il lavoratore ottiene il certificato medico, il periodo di assenza viene trattato come malattia comune, con diritto alla retribuzione secondo le regole previste dal CCNL Istruzione e Ricerca.
In sostanza, il personale ATA e docente mantiene le stesse tutele economiche previste per le normali assenze per malattia.
🔹 E se l’inidoneità è permanente?
Nel caso di inidoneità permanente, la scuola avvia un diverso percorso amministrativo:
per il personale docente si può procedere al ricollocamento in altri compiti compatibili;
per il personale ATA si può giungere, nei casi più gravi, alla dispensa dal servizio per motivi di salute.In questi casi non si parla più di malattia retribuita, ma di una procedura di natura amministrativa.
❓ Domande frequenti del personale ATA e docente
1️⃣ Il giudizio del medico competente basta per essere retribuiti?
No. Il giudizio di inidoneità del medico competente deve essere accompagnato da un certificato medico di malattia rilasciato dal medico curante o da una struttura sanitaria pubblica.
2️⃣ Chi deve comunicare l’assenza alla scuola?
Il lavoratore, come per ogni malattia, deve informare tempestivamente la scuola e il dirigente, allegando gli estremi del certificato telematico INPS.
3️⃣ La scuola può disporre un controllo medico fiscale?
Sì. Anche se l’assenza nasce da una inidoneità accertata dal medico competente, il periodo è considerato malattia a tutti gli effetti, quindi possono essere effettuate le visite di controllo domiciliare.
4️⃣ Il periodo di inidoneità temporanea incide sul comporto?
Sì, se coperto da certificato medico, rientra nel periodo di comporto previsto dal contratto (cioè nel limite massimo di giorni di malattia conservando il posto).
🔸 In sintesi
Il giudizio del medico competente serve a tutelare la salute del lavoratore, ma per ottenere la retribuzione durante l’assenza occorre sempre un certificato di malattia emesso dal medico curante.
Solo così il periodo sarà riconosciuto come malattia a tutti gli effetti, con copertura INPS e retribuzione regolare.
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